Descrizione
Quota iniziale : 1624 m
Quota finale: 2474 m
Dislivello: 904 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 14,80 km – 7,20 km solo andata
Tempo: 6:20 h A/R escluse le soste – 3:30 h solo andata escluse le soste
Oggi è venuto il momento di pareggiare i conti con la Punta d’Orogna in Val Buscagna, una valle laterale del Parco del Devero. Già qualche anno fa avevamo tentato la salita ma arrivati ad una mezz’oretta dalla vetta avevamo dovuto desistere per la presenza di troppa neve e avevamo quindi deviato per la vetta del vicino Monte Cazzola.
Per la salita decidiamo di percorrere la GTA da Pedemonte mentre per il rientro faremo una deviazione sul sentiero H11b e H11 per andare a vedere il Lago Nero e scendere poi passando dall’Alpe Misanco facendo un mini-anello.
L’intero percorso non presenta difficoltà tecniche, tratti esposti o pericolosi, pertanto è adatto a tutti ma, vista la lunghezza di quasi 15 chilometri e il dislivello di 900 metri, meglio affrontarlo con ragazzini a partire dagli 8/9 anni abituati a camminare in montagna e con un buon allenamento.
Lasciata l’auto nel parcheggio a pagamento alla fine della strada che sale all’Alpe Devero (6€/giorno in bassa stagione, 10€/giorno in alta stagione e nei weekend + 2€ se si parcheggia nel silos coperto), ci avviamo verso l’ingresso dell’Alpe.
Giunti al ponte sul Rio Buscagna non lo attraversiamo ma giriamo subito a sinistra verso località Ai Ponti. Prima di giungere alle case teniamo la destra ed attraversiamo il ponte. Seguendo la strada sterrata arriviamo fino a Pedemonte dove ignoriamo il sentiero H11 a sinistra che percorreremo al rientro e proseguiamo dritto attraversando le case per imboccare il sentiero H99/GTA.
Dopo una mezz’oretta di salita nel bosco il panorama si apre e offre una visione privilegiata sulla piana del Devero. In una cinquantina di minuti arriviamo a Buscagna dove veniamo accolti da un folto gregge di pecore. Pian piano che proseguiamo la visuale si apre e il ripido sentiero spiana adagiandosi sulla vasta prateria alpina attraversata dal Rio Buscagna: è questo il grande Ovest di Devero, un posto veramente magico dove pascolano mucche, pecore e capre. Proprio queste ultime decidono di seguirci per un lungo tratto e fatichiamo non poco per convincerle a ritornare al loro pascolo.
In circa quindici minuti raggiungiamo un ponticello dove sulla sinistra si stacca la deviazione per il Lago Nero che prenderemo al ritorno mentre per la salita proseguiamo dritto puntando verso la baita dell’Alpe Buscagna.
Lasciando sulla destra l’alpe proseguiamo dritto fino a raggiungere un guado e subito dopo un breve tratto su facile pietraia al di là della quale il sentiero riprende a salire di circa 200 metri superando una balza dall’alto della quale ci fermiamo per ammirare la valle appena percorsa.
Ora il sentiero si fa un po’ sassoso ma la pendenza diminuisce e velocemente arriviamo ad un pianoro erboso denominato Curt Vita dove ci fermiamo per un spuntino visto che in vetta ci aspettiamo parecchio vento.
Da qui il cartello indica ancora 40 minuti, ormai manca poco. Riprendiamo il cammino in falsopiano, fino a superare una ripida balza erbosa che ci fa guadagnare una settantina di metri di dislivello prima di un’altra conca. Riprendiamo a salire in maniera decisa, superiamo un altro dosso e su sentiero sassoso giungiamo in vista della prima meta la Scatta d’Orogna che raggiungiamo in pochi minuti. Da qui il panorama si apre sulla sottostante Valle Bondolero, sul vicino Pizzo Diei, sul Monte Leone ad ovest e verso Nord verso Devero e la Val Buscagna appena percorsa.
Dopo qualche minuto di sosta percorriamo i pochi metri che ci separano dalla Punta d’Orogna dove firmiamo il libro di vetta e ci gustiamo il panorama anche se, come previsto, il vento è molto forte e quindi velocemente ridiscendiamo verso il passo dove riparati da una roccia ci fermiamo a guardarci intorno.
Purtroppo, il tempo è tiranno, la via di discesa è lunga pertanto dobbiamo a malincuore incominciare il rientro che fino alla pietraia posta all’inizio (scendendo) della piana di Buscagna è sullo stesso percorso della salita.
Arrivati alla pietraia invece di attraversarla e seguire la GTA a sinistra rimaniamo sul lato destro idrografico del Rio Buscagna e scendiamo seguendo una traccia di sentiero che costeggia il corso d’acqua. Oltrepassata una vecchia baita con una scritta ormai sbiadita indicante Buscagna e saltati un paio di piccoli rii arriviamo in vista del ponticello di legno che avevamo visto al mattino da dove parte la deviazione per il lago Nero. Prendiamo quindi verso destra il sentiero H11b che sale in direzione del vicino lago.
Giunti al Lago Nero proseguiamo fino ad intercettare il sentiero H11 che scende dal Monte Cazzola e si infila in una ripida strettoia fra le rocce per proseguire in decisa discesa fino all’Alpe Misanco.
Superata l’alpe il sentiero entra definitivamente nel bosco e scende veloce fino ad attraversare il Rio Misanco su un caratteristico ponticello di legno e giungere dopo una ventina di minuti al Rio Buscagna. Qui il percorso svolta a destra, prosegue in leggera discesa per circa cinquecento metri fino al ponte che permette di attraversare il Rio e giungere finalmente a Pedemonte dove su comoda strada sterrata ritorniamo all’auto.
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