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Monte Giove

Descrizione

Quota iniziale : 453 m
Quota finale: 1298 m
Dislivello: 845 m comprese le perdite di quota
Distanza totale A/R: 10,10 km
Tempo: 4:00 h escluse le soste

Per il giro di oggi abbiamo scelto il Monte Giove, una vetta molto panoramica sopra Cannobbio che offre una vista spettacolare sul Lago Maggiore e le montagne della Valle Cannobina e della vicina Svizzera.

La salita non presenta nessuna difficoltà tecnica ed è pertanto adatta a tutti con un allenamento medio visto il dislivello di 850 metri circa e una lunghezza di poco superiore a 10 chilometri.

Si tratta di un giro ad anello o meglio, a “palloncino”, visto che il primo e l’ultimo tratto sono in comune. Si può percorrere sia in senso orario che antiorario, noi abbiamo scelto di percorrerlo in senso orario per affrontare la ripida strada asfaltata che porta all’Alpe Marcalone in discesa.

Lasciata l’auto nell’ampio parcheggio gratuito all’ingresso di Sant’Agata frazione di Cannobio sul Lago Maggiore, percorriamo la panoramica strada asfaltata in salita fino alla piazzetta della chiesa dove troviamo le prime indicazioni per il Monte Giove che danno a due ore e dieci minuti.

Ci addentriamo per le vie del borgo seguendo i segni bianco rossi e in pochi minuti arriviamo all’inizio del sentiero S06.

Iniziamo a salire lungo la mulattiera che prende rapidamente quota costeggiando tracce del passato fino a giungere alla Chiesa di San Luca (0:30h dalla partenza). Proseguiamo affiancati da imponenti muri a secco e rovine fino a giungere in pochi minuti ad un bivio. Ora noi proseguiamo dritto e scenderemo da destra al ritorno.

Inizia ora un piacevole e panoramico tratto in falsopiano dove sono evidenti le opere dell’uomo per sostenere il sentiero e i ruderi degli antichi alpeggi. Oltrepassiamo numerosi guadi con belle cascatelle e anche una cappellina in posizione panoramica fino a giungere ad un altro bivio (1:00h dalla partenza) dove proseguiamo in salita in direzione Alpe Rombiago.

Inizia ora il tratto più ripido nel bosco di castagni e rare betulle oltrepassiamo altri ruderi fino ad arrivare in circa 40 minuti al bivio per Rombiago che si scorge sopra di noi e che raggiungiamo in una manciata di minuti.

Ormai la nostra meta è ben visibile davanti a noi, non ci resta che imboccare la strada sterrata verso destra e dopo aver superato un’area picnic salire lungo la strada che abbandoniamo qualche centinaio di metri più avanti quando diventa asfaltata, imboccando il sentiero che si stacca sulla destra in prossimità di un tornante.

Saliamo gli ultimi cento metri di dislivello nel bosco fino a uscire dagli alberi poco prima della vetta. La cima è molto ampia e panoramica e la croce di vetta è posta in un punto a strapiombo sul lago Maggiore. E’ anche molto frequentata per cui c’è veramente molta gente. Ci troviamo un posto un po’ appartato e ci concediamo una pausa pranzo con vista sulla cresta del sentiero Bove in Val Grande, sul Monte Zeda e la vicina Marona e sulle Rocce del Gridone con il vicino Monte Limidario o Gridone.

Per la discesa decidiamo di percorrere il sentiero non segnato sulla nostra mappa ma comunque evidentissimo che parte proprio ai piedi della croce. Il primo tratto, pur non essendo esposto o pericoloso, è molto ripido ed aereo, pertanto, se ne sconsiglia la percorrenza a chi soffre di vertigini. In questo caso occorre ripercorrere lo stesso tratto di sentiero nel bosco dell’andata fino alla strada asfaltata abbandonata in salita al tornante e percorre quest’ultima verso destra evitando il tratto aereo.

Iniziamo a scendere sotto la croce e in dieci minuti di sentiero arriviamo alla strada asfaltata che scende dagli alpeggi e che seguiamo in ripida discesa ignorando le deviazioni laterali. Presto diventa sterrata e poco prima di ritornare asfaltata la abbandoniamo prendendo un sentiero che scende a sinistra nel bosco ed accorcia un po’ il percorso. Scendiamo nel bosco incrociando un paio di volte la strada ed intervallando tratti su sentiero a tratti su asfalto fino a poco prima di arrivare all’Alpe Marcalone dove una deviazione sulla sinistra permette di giungere subito all’Alpe.

Dopo una breve sosta in un punto panoramico riprendiamo la discesa attraversando l’alpeggio dove c’è anche un agriturismo molto gettonato soprattutto dalle famiglie con bambini in quanto è possibile arrivare fin qui anche in macchina. Usciti sui prati seguiamo a destra il sentiero che presto rientra nel bosco per sbucare cinque minuti dopo sulla strada asfaltata dove troviamo i cartelli per sant’Agata. Svoltiamo a destra e poche decine di metri dopo, in prossimità di un tornante, lasciamo definitivamente la strada per scendere lungo il sentiero S06 che in poco più di dieci minuti ci riporta al bivio di questa mattina in cui avevamo proseguito dritto. Non ci resta che seguire il sentiero in discesa che ci riporterà a S. Luca e poi a Sant’Agata che attraversiamo seguendo le caratteristiche stradine fino alla piazza della chiesa.

Per tornare alla macchina scendiamo per un centinaio di metri lungo la strada asfaltata che abbiamo percorso al mattino per poi lasciarla per seguire un percorso pedonale sulla destra che ci riporterà in pochi minuti al parcheggio da dove si vede benissimo il Monte Giove nostra meta di giornata.

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N 46.072902° E 8.686678°

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