Era una tiepida serata d’estate. Alcuni pastorelli, ormai stanchi dalla giornata, iniziarono a radunare il bestiame, quando passò di lì un uomo anziano. Aveva perso il suo coltello e chiese se i bambini l’avevano trovato. Dissero di non aver visto nulla e l’uomo si allontanò triste verso il Latemar. La piccola Minega scrutò tra i fiori un coltello dal manico dorato e si affrettò a rincorrere l’uomo per ridarglielo. La gioia del vecchio fu così grande che promise alla giovane ritrovatrice di soddisfare un suo desiderio. Minega desiderava tanto una bambola. “Bene” disse il vecchio, “torna qui domani insieme agli altri bambini, che oggi erano con te e io vi mostrerò una schiera di bambole. Potrete scegliere la più bella. Ora non c’è più tempo, devi andare a casa, perché si fa sera e le streghe cattive a quest’ora scendono giù dalle rocce”.

La bambina s’incamminò in fretta verso casa e per strada raccontò la sua avventura a una forestiera che disse: “Che bambina fortunata che sei. Il vecchio é molto ricco e ha oltre alle bambole con vestiti di seta, anche bambole con vestiti di broccato con le corone d’oro. Se domani dovesse presentarti soltanto le bambole con i vestiti di seta, non devi accontentarti, ma devi dire:

Pope de preda con strazze de seda ste lí a vardar el Latemar!”

Il giorno dopo Minega e gli altri pastorelli si recarono al Latemar e udirono in alto uno strano rumore: alzarono gli occhi e in cielo si aprì un pesante portone ed improvvisamente uscì un corteo di bambole con abiti di seta bianca, gialla e rossa. I bambini rimasero a bocca aperta a guardare questo curioso spettacolo. Dopo qualche istante la bambina recitò il verso suggerito dalla forestiera e subito sentirono un fischio e un sibilo dalla montagna. Dal Bosco giunsero risate cupe e le bambole s’irrigidirono trasformandosi in pietra. Ancora oggi si possono vedere brillare alla luce del sole gli splendidi vestiti di seta colorati delle bambole di pietra.

 

 

 

 

tratto da www.provinz.bz.it/daksy/it/fiabe/latemar.html