Fin dal XIII secolo, tempo della colonizzazione Walser, col nome di “Bettelmatt” si identificava un formaggio ossolano d’alpeggio d’eccellenza usato come merce di scambio, per il pagamento degli affitti, delle concessioni di alpeggio e delle tasse. Il nome Bettelmatt® sembra derivare da “bettel” che significa questua e da “matt” che in tedesco significa pascolo, da qui il nome “pascolo della questua”.

Il Bettelmatt® è un formaggio a pasta compatta di colore che va dal giallo all’oro, la crosta di colore marroncino tendente allo scuro è ruvida. Viene prodotto da latte crudo intero di una mungitura prevalentemente di mucche di razza bruna tra luglio e settembre esclusivamente in sette alpeggi della Valle Antigorio Formazza denominati Morasco o Bettelmatt, Kastel, Val Toggia, Vannino, Poiala, Forno e Sangiatto ad un’altitudine compresa tra i 1800m e i 2200 m s.l.m..

Nell’autunno del 1998 è stato per la prima volta registrato presso la Camera di Commercio del VCO il marchio Bettelmatt® da parte di un produttore che successivamente nel 2001 ha venduto la proprietà e i diritti del marchio alla Comunità Montana. In quell’occasione sono state stabilite alcune regole di produzione.

Nel 2002 è nata la pelure o velina che viene applicata direttamente sulle forme mentre nel 2003 è stata introdotta anche la marchiatura a fuoco apposta direttamente sul prodotto da un esperto che ne certifica la qualità, l’assenza di difetti e i processi di produzione previsti dal decalogo sottoscritto da tutti i produttori.

La grande qualità di questo formaggio è data oltre che dai processi di produzione anche e soprattutto dalla presenza nei sopra citati pascoli dove si nutrono gli animali dell’erba mottolina o muttolina che conferisce un sapore inconfondibile al formaggio.