Tanto tempo fa nella zona dove c’è oggi il lago di Anterselva si trovavano tre masi, i cui abitanti erano molto duri di cuore contro i poveri. C’era un contadino tanto avaro che avrebbe preferito non dar da mangiare nemmeno a sua moglie. Questo contadino abitava in un bel maso in fondo alla valle di Anterselva.

Un giorno, durante la sagra del paese, venne un vecchio mendicante e chiese ai contadini l’elemosina, aveva percorso un sentiero faticoso e sassoso ed ora chiedeva un posto per dormire e qualcosa da mangiare, i ricchi contadini gli diedero solo pane ammuffito. Allora il poveretto dovette rimettersi in cammino per raggiungere il fondo valle ancora lontano. Ma prima di allontanarsi gridò: – “Vedrete che verrà brutto tempo; pioverà e la pioggia scenderà così abbondante che ne avrete abbastanza per tutta la tua vita! Inoltre, state attenti, fra qualche giorno nascerà una sorgente dietro la vostra casa e poi vedrete quello che succederà.”

La gente non diede retta alle parole del mendicante e per tre giorni non successe niente. Il quarto però nacque una sorgente dietro ogni casa; le sorgenti si ingrandirono sempre di più fino a sommergere i masi degli avari contadini, infine il cielo si oscurò, i fulmini caddero sulla valle e i tuoni rimbombarono dalle pareti della Croda Rossa a Collalto, tanto che i contadini non riuscivano a sentire nemmeno le proprie parole. Dalle pendici si staccarono enormi masse di terra che sbarrarono la valle proprio sotto il maso. Siccome il torrente si era ingrossato a causa delle piogge copiose e dalle fontane sgorgava ininterrottamente acqua, si formò nel giro di poche ore un lago, che inondò e sommerse i masi dei ricchi contadini, arrivando ad una altezza di quasi 40 metri, dando vita al lago di Anterselva.