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Diga del Devero lato ovest

Descrizione

Quota iniziale : 1631 m
Quota finale: 1938 m
Dislivello: 520 m con perdite di quota
Tempo: 2:45 h

La nostra gita di oggi ci porta in una valle incantata dove non ci si stupirebbe se da dietro un albero spuntasse uno gnomo a salutarci.

Lasciata l’auto nel parcheggio alla fine della strada asfaltata ci dirigiamo verso il paese (Alpe Devero 1631m). Dopo una ventina di metri dalla sbarra che delimita il parco dal parcheggio prendiamo la deviazione verso destra seguendo i segnavia rossi e bianchi per Crampiolo dove si arriva seguendo una bellissima mulattiera in circa 45 minuti.

Questo stupendo paesino si trova ai piedi della diga di Codelago costruita a partire dal 1908 e sopraelevata a partire dal 1921. A causa della presenza del Montorfano la diga si divide in due rami quello a sinistra più grande e visibile all’ingresso di Crampiolo e quello di destra più piccolo ma assolutamente incantevole. Giunti a Crampiolo (1767m) perdiamo qualche minuto per aggirarci tra queste baite dopo di che ci dirigiamo verso la chiesa.

Qualche decine di metri più avanti incontriamo sulla sinistra un ponticello che attraversa  il Torrente Devero subito dopo prendiamo la deviazione a destra (a sinistra parte il sentiero che porta al lago Azzurro o lago delle Streghe lo faremo al rientro) che con una sterrata prima e una mulattiera lastricata poi giunge in circa 20 minuti alla lato sinistro della diga del Devero (1856m) Il panorama che si apre è incantevole: di fronte il lago e alle nostre spalle la vallata dominata dal Monte Cistella e dal Pizzo Diei.

Attraversiamo la diga e ci portiamo alla sinistra idrografica del primo ramo della stessa. A questo punto prendiamo il sentiero molto evidente che parte a sinistra costeggiando il lago.

Dopo qualche minuto giungiamo in una radura con alcune baite. Alle spalle della prima baita il sentiero incomincia a salire in maniera molto decisa per una trentina di metri dopo di che inizia a scendere verso l’altro ramo della diga. Qui incontramo un breve tratto attrezzato ma che non presente assolutamente alcuna difficoltà bisogna solo prestare un po’ di attenzione per non scivolare. Dopo circa 10 minuti giungiamo alla diga attraversandola ci attardiamo qualche minuta ad ammirare i colori.

Superata la diga prendiamo a sinistra sulla trattorabile che attraverso diversi sali e scendi costeggia il lato destro del lago (sinistro idrografico). Ogni tanto ci voltiamo per gustarci il paesaggio. Si prosegue sulla trattorabile attraversando prima il ponticello sul Rio della Valle e poi quello sul torrente proveniente dall’Alpe Satta. A questo punto deviamo verso sinistra su un sentiero ben marcato  che scende verso il lago costeggiandolo a pochi metri dall’acqua. Non è un sentiero esposto per un adulto ma in alcuni punti occorre prestare la massima attenzione con i bambini (è un po’ stretto e a strapiombo di alcuni metri sul lago). Si giunge così alla fine del lago.

Attraversiamo un ponticello di fortuna sul Rio D’Arbola  costruito dopo che la furia delle acque ha reso inagibile il ponte vero e proprio,  giungiamo nei pressi di un baitello dove sulla sinistra parte il sentiero che porta all’alpe Pianboglio e al relativo lago (1938m). Ci fermiamo per il pranzo prima di proseguire verso la nostra ultima meta che raggiungiamo dopo circa 20 minuti su un facile sentiero. Abbiamo sentito in giro che il celebre Kraken è venuto in villeggiatura proprio in questo lago stufo dell’acqua troppo salata dell’oceano, chissà magari si farà vedere…..

Giunti al lago di Pianboglio notiamo subito come stonano in questo contesto i resti del muraglione della diga che venne costruita per innalzare il livello del lago ma che a causa di una progettazione un po’ azzardata che non teneva conto della forte permeabilità del terreno  è stato abbandonato. Ma cosa c’è in mezzo al lago si muove qualche cosa … abbiamo appena il tempo di alzare gli occhi e la macchina fotografica che è già sparito chissà…………

L’avvistamento da ai bimbi la forza per affrontare il rientro. Ripercorriamo il sentiero appena percorso fino al baitello in testa al lago del Devero. Qui proseguiamo sulla destra continuando così il periplo del lago.

Questo lato del lago è un pochino più impegnativo in presenza di bambini, occorre attraversare qualche pietraia anche se sempre molto ben tracciata e a volte il sentiero è un po’ stretto e a strapiombo sul lago i punti più esposti sono comunque protetti dalla presenza di funi d’acciaio a mo di ringhiera. Dopo un primo tratto in piano il sentiero incomincia decisamente a salire per portarsi in una zona caratterizzata da una fitta vegetazione a parecchie decine di metri sopra il livello del lago. Dopo diversi saliscendi si incomincia a perdere quota  e giungiamo all’alpe Codelago (1880m).

Proseguiamo diritto seguendo le indicazioni per Crampiolo, attraversiamo il Rio Valdeserta su una passerella di quelle che piacciono tanto ai bambini (il classico asse di legno di una ventina di centimetri lungo più o meno un paio di metri ma che sta a meno di venti centimetri da terra sul rigagnolo che in quel punto non supera di dieci centimetri). Affrontiamo un ultima pietraia ma ormai siamo già in vista della diga, un’ultima discesa e arriviamo allo sbarramento. Da qui ripercorrendo la stessa mulattiera percorsa in salita arriviamo a Crampiolo (1:40 circa da Pianboglio). A questo punto la deviazione per una breve tappa al Lago delle streghe è d’obbligo. Arrivati al ponticello alle spalle della chiesa proseguiamo diritti senza attraversarlo e in dieci minuta arriviamo al lago habitat naturale del tritone alpestre.

Un ultimo sguardo alla valle e incominciamo la discesa verso l’alpe Devero. Per quest’ultimo tratto decidiamo di non seguire l’itinerario di salita ma prendiamo la sterrata che piega a destra e passa vicino al giardino sperimentale per la coltivazione di piante officinali. Trascuriamo il bivio a destra che porta all’itinerario invernale verso l’alpe Devero e ci teniamo a sinistra sull’itinerario estivo che in circa 35 minuti di strada carrozzabile ci riporta all’alpe Devero e quindi alla macchina. Tutto il giro è durato circa 4:30 ore esclusa la pausa pranzo . Il dislivello superato dall’Alpe Devero all’Alpe Pianboglio è di 307 m  ma a causa delle diverse perdite di quota il dislivello reale è di  circa 520 m.

 

Galleria Foto

Cartina e indicazioni stradali

Accesso stradale: Autostrada A26 e proseguire sulla E62 fino all’uscita Crodo. Imboccare la SS659 e seguire la strada fino a Baceno. Svoltare a sinistra per Devero. Giunti all’abitato di Goglio attraversare il ponte e proseguire sulla strada per Devero fino al parcheggio.

Coordinate parcheggio: N 46.313056° E 8.260833°