Descrizione
Quota iniziale : 647 m
Quota finale: 1424 m
Dislivello: 617 m
Distanza totale A/R: 9,50 km
Tempo: 3:30 h intero giro escluse le soste
Il giro ad anello di oggi ci porta in vetta al Monte Mazzoccone con partenza da Quarna Sopra. L’intero giro in assenza di neve e ghiaccio non presenta difficoltà per un escursionista adulto con un minimo di esperienza ma va affrontato con la dovuta cautela in presenza di bambini piccoli o inesperti poiché la cresta prima della vetta presenta alcuni tratti su facili roccette leggermente esposte in parte attrezzati con catene secondo noi non adatti ai più piccoli sotto i 10-12 anni. Coi bambini è possibile arrivare in vetta al Monte Mazzoccone in sicurezza, evitando la cresta, compiendo il nostro giro in senso orario passando all’andata dall’Alpe Camasca e arrivati in vetta scendere per lo stesso sentiero della salita senza completare l’anello.
Lasciata l’auto nel parcheggio all’inizio del paese nei pressi dell’Hotel Monte Mazzoccone ci avviamo verso l’inizio del nostro itinerario che parte pochi metri oltre il parcheggio accanto ad una cappellina. Imbocchiamo Vicolo dei Sospiri e saliamo in direzione della chiesa di Santo Stefano che raggiungiamo dopo aver gironzolato brevemente tra le viuzze del paese.
Arrivati al piazzale della chiesa imbocchiamo via Alla Chiesa, dopo circa 100 metri proseguiamo dritto in Via Chencio fino a raggiungere l’omonima Cappella. La strada ora prosegue sterrata, i cartelli indicano che il nostro sentiero è il n. 1. In circa 5 minuti raggiungiamo un bivio con un pannello esplicativo dove occorre proseguire a sinistra. Dopo poco più di dieci minuti dall’inizio della sterrata arriviamo all’Alpe Preer coi suoi incredibili funghi di legno. Passata l’alpe abbandoniamo la sterrata che prosegue dritto verso l’Alpe Camasca (percorso consigliato con i bambini) per svoltare a destra lungo il sentiero 1 che sale a monte delle case. Dopo un breve tratto in falsopiano iniziamo a salire in maniera decisa e con stretti tornanti guadagniamo presto quota fino a giungere ad un incrocio con dei cartelli. Imbocchiamo il sentiero a sinistra e in pochi minuti arriviamo alla Croce del Colle della Frera a quota 1120 m (35’ dalla partenza e 287m di dislivello). Il punto è molto panoramico e la presenza di tavolini lo rendono la meta ideale per una merenda con vista per i bimbi più piccoli che possono quindi fermarsi qui per poi rientrare ripercorrendo lo stesso sentiero.
Dopo una breve pausa riprendiamo il sentiero nel bosco per arrivare dopo circa 20 minuti alla Cappella del Sacarél costruita nel 1934 dagli alpigiani dell’Alpe Rischin raffigurante l’Immacolata. Proseguiamo il cammino alle spalle della cappella passando tra caratteristiche betulle e perdendo una decina di metri di quota giungiamo al Monte Saccarello a quota 1228m. Inizia ora il tratto più impegnativo e sconsigliato ai più piccolini infatti dopo una decina di minuti arriviamo al primo tratto su facili roccette dove occorre seguire i bolli arancio ma in compenso la vista incomincia ad aprirsi. Superato un ripido tratto giungiamo in vista della cresta finale che porta alla nostra meta. Ci fermiamo un secondo per ammirare il panorama verso il lago d’Orta e verso le montagne prima di affrontare l’ultimo tratto. Passiamo un altro tratto su roccette attrezzato con catene e poco più avanti uno stretto canalino ed infine un ultimo passaggio su roccette sempre seguendo i bolli arancio. Ormai manca poco anche se gli ultimi metri prima di arrivare in vetta sono molto ripidi. Dopo circa un’ora e mezza di cammino eccoci finalmente in vetta al Monte Mazzoccone con il suo caratteristico obelisco in pietra. Da qui la vista è spettacolare ai nostri piedi il lago d’Orta, a est il Mottarone, a ovest spunta la vetta del Monte Rosa mentre verso nord ecco il Monte Massone e le vette della Svizzera.
Dopo una meritata pausa pranzo con vista riprendiamo il cammino scendendo verso ovest lungo il sentiero Z3. In dieci minuti circa arriviamo ad un bivio svoltando a sinistra si scenderebbe all’Alpe Camasca lungo la pista per MTB accorciando il giro ma noi abbiamo deciso di passare dalla Bocchetta della Luera (lupo) circa trecento metri più avanti dove si trova una fossa che si dice essere stata in passato una trappola per i lupi (storia o leggenda?).
Da qui partirebbe a sinistra un sentiero che in quindici minuti scenderebbe dritto verso l’Alpe Camasca ma è completamente invaso dalle foglie e si vede a malapena per cui dopo un brevissimo consulto decidiamo di proseguire dritto lungo la fiabesca dorsale e tra prati dorati e improbabili ometti giungiamo a Co di Strobj a quota 1265m crocevia di parecchi sentieri (30’ dalla vetta del Monte Mazzoccone).
Svoltiamo a sinistra e iniziamo a percorrere la poderale che in circa quindici minuti ci porta all’Alpe Camasca dove in prossimità di una curva parte il sentiero T20 per rientrare a Quarna Sopra. Prima di incominciare nuovamente la discesa facciamo una piccola deviazione per visitare la chiesetta così ricca di storia. Dai documenti si parla della costruzione di un pilastro con il dipinto della Madonna già nel 1698. Successivamente come si legge su una iscrizione datata 1863, e sempre mantenuta nei vari restauri, si parla di un ” voto di Maria Longhi adempiuto dai nipoti ” in occasione del quale la cappelletta fu riparata. Nel 1935 gli Alpini di Quarna Sotto restaurarono la cappelletta e al posto del dipinto originale della Madonna col Bambino ormai deteriorato posarono la statua che c’è ancora oggi.
Nel corso della seconda guerra mondiale durante uno scontro tra partigiani e nazifascisti la statua della Madonna fu colpita da un proiettile proprio sotto al cuore. Nel corso degli anni fu restaurata altre volte ma la ferita fu sempre preservata. Negli anni sessanta gli Alpini inglobarono la cappelletta con la sua statua in un vero tempietto dotato di un piccolo campanile. La statua fu ridipinta, ma la ferita al fianco fu ancora rispettata, a ricordo triste della guerra.
Dopo questa breve pausa ritorniamo sui nostri passi per imboccare il sentiero T20 una pista tagliafuoco che scende piacevolmente verso valle. Passiamo una fontana purtroppo senz’acqua per la siccità di questo inverno e in circa quaranta minuti arriviamo all’Alpe Ruschini a quota 1143m superata la quale al bivio occorre svoltare a sinistra. Continuiamo a scendere lungo la tagliafuoco e in un quarto d’ora ritorniamo all’Alpe Preer per ricongiungerci al percorso del mattino e scendere quindi fino a Quarna Sopra lungo lo stesso percorso del mattino. Giunti alla chiesa di Santo Stefano invece di passare per il paese decidiamo di costeggiare il lato destro della chiesa e prendere il Vicolo dei Sospiri alle spalle della chiesa e giungere così velocemente al parcheggio.
Galleria Foto
Cartina e indicazioni stradali
Accesso stradale: Autostrada A26 uscita Gravellona Toce. Seguire le indicazioni per Omegna e poi per Quarna Sopra.
Coordinate parcheggio: N 45.871780° E 8.371249°