La Morta di Agrano

Nell’anno 1792, nella fossa comune delle donne del cimitero di Agrano, fu trovato il cadavere di una donna sconosciuta ancora integro che, secondo la leggenda, aveva una mano sul petto e l’altra nell’atto di benedire. Questo ritrovamento, considerato miracoloso, creò grande scalpore nella piccola comunità di Agrano che iniziò a venerarla come protettrice.

Inizialmente esposta legata al muro della cappella dell’ossario della Chiesa di S. Maiolo di Agrano con del fil di ferro, nel 1897, per preservarla dall’inevitabile degrado, fu traslata in una teca in vetro e legno donata dai devoti.

Grazie alle numerose voci di credenti che raccontarono di aver ricevuto favori o prodigi dalla “Morta di Agrano”, la sua fama si estese anche fuori dal territorio di Agrano.

Nel corso degli anni però, la mummia iniziò a degradarsi così un gruppo di agranesi ed il parroco della Chiesa di S. Maiolo decisero di intervenire e coi fondi raccolti dal 2007 al 2009 fu sottoposta a restauro conservativo. Dal 12-9-2009 “La morta di Agrano”, fu sistemata all’interno di una nuova teca ermetica, nella sua cappella di origine, dove potrà continuare a far riflettere i visitatori anche negli anni a venire.


Fonte: Intangible Search – Inventario del patrimonio immateriale delle regioni alpine